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Con gli antibiotici sempre meno efficaci, l’unica arma è la terapia genica

I primi antibiotici sono stati scoperti oltre 80 anni fa e grazie al loro utilizzo si sono potute salvare milioni di vite. Negli ultimi decenni però l’uso massiccio e spesso ingiustificato degli antibiotici (sia nell’uomo che negli allevamenti intensivi) ha fatto crescere in maniera significativa le resistenze dei batteri, al punto che oggi nemmeno le …

I primi antibiotici sono stati scoperti oltre 80 anni fa e grazie al loro utilizzo si sono potute salvare milioni di vite. Negli ultimi decenni però l’uso massiccio e spesso ingiustificato degli antibiotici (sia nell’uomo che negli allevamenti intensivi) ha fatto crescere in maniera significativa le resistenze dei batteri, al punto che oggi nemmeno le molecole di ultima generazione riescono a bloccare alcune delle infezioni causate da batteri ultra resistenti. Solo negli USA il Centers for Disease Control and Prevention stima almeno 23.000 morti nel 2016 dovuti alla resistenza agli antibiotici e oltre due milioni di persone interessate da ceppi di batteri resistenti. Si tratta di cifre in costante aumento che costano alla sanità americana oltre 2 miliardi di dollari all’anno. Nel frattempo i 26 antibiotici più usati funzionano sempre meno e le cause farmaceutiche fanno molta fatica a realizzarne di nuovi, al punto che tre delle principali aziende del settore: Novartis, Sanofi e Allergan hanno deciso di chiudere i loro laboratori dedicati alla ricerca di nuove molecole.

I 26 antibiotici più usati funzionano sempre meno e le cause farmaceutiche fanno molta fatica a realizzarne di nuovi al punto che tre delle principali aziende del settore: Novartis, Sanofi e Allergan hanno deciso di chiudere i laboratori dedicati alla ricerca di nuove molecole.

L’unica vera alternativa sembra essere costituita dalla terapia genica: CRISPR, acronimo di Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats, rappresenta una tecnica in grado di modificare i geni di alcuni batteri in modo da fare loro attaccare solo i batteri responsabili di determinate malattie che non potranno oltretutto sviluppare alcuna resistenza. Gli esperimenti vanno avanti da qualche anno e hanno ormai raggiunto un buon livello come dimostra l’acquisizione per 818 milioni di dollari da parte dell’azienda farmaceutica Johnson & Johnson della startup Locus Biosciences che sta sviluppando nuovi batteri CRISPR in grado di distruggere patogeni resistenti alle infezioni come il Clostridium difficile. Le prime sperimentazioni sugli esseri umani incominceranno quest’anno, ma prima che questa nuova tecnologia diventi una possibilità reale dovrà ancora passare qualche anno.

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