Idee per arrotondare: coltivare piccoli frutti
Fragole, lamponi, more, mirtilli, ribes sono chiamati piccoli frutti e coltivarli può essere una buona idea
Coltivare piccoli frutti può diventare la nostra attività principale, se abbiamo già un terreno adatto e la possibilità di investire, in alternativa può essere un’idea intelligente per incrementare il nostro reddito. La coltivazione di fragole, fragoline, lamponi, more, mirtilli, ribes e ciliegie (detti comunemente “piccoli frutti”) presenta alcuni importanti vantaggi:
- si tratta di piante che non hanno particolari necessità colturali
- può essere effettuata in terreni non pianeggianti per valorizzare aree montane e pedemontane e più in generale per sfruttare appezzamenti di terreno marginali e di recupero
- è adatta alle tecniche di produzione biologiche, sempre più richieste dai consumatori
Inoltre, alla commercializzazione del prodotto fresco potremmo pensare di affiancare quella dei frutti trasformati in bevande, succhi, sciroppi e marmellate. Attualmente, la produzione nazionale non soddisfa la richiesta interna, e l’Italia importa molti piccoli frutti da paesi stranieri come Spagna, Cile, Argentina ma anche Austria e alcuni paesi dell’est Europa. I piccoli frutti possono essere coltivati in pieno campo senza strutture particolari, utilizzando semplicemente dei supporti di sostegno. Se vogliamo cercare di lavorare tutto l’anno, però, dovremo optare per un sistema di serre a tunnel.
Esistono alcune criticità con cui dobbiamo fare i conti: innanzitutto i prezzi più bassi dei frutti di importazione che faranno concorrenza al nostro prodotto italiano, la difficoltà a garantire continuità di offerta sul mercato (a meno che non si abbia un po’ di esperienza e la possibilità di investire nelle serre) e infine l’elevata deperibilità dei frutti, che vanno introdotti sul mercato subito dopo la raccolta.