Cassetto digitale: cos’è, a cosa serve e quanti lo usano
Da quando è stato lanciato, il cassetto digitale ha consentito a centinaia di migliaia di imprenditori di semplificare l’acquisizione dei principali documenti della propria azienda. Uno strumento di facile accesso, sufficientemente completo di tutte le principali soluzioni alle proprie esigenze informative, al quale abbiamo voluto dedicare questa piccola guida. Cos’è il cassetto digitale Come in …
Da quando è stato lanciato, il cassetto digitale ha consentito a centinaia di migliaia di imprenditori di semplificare l’acquisizione dei principali documenti della propria azienda. Uno strumento di facile accesso, sufficientemente completo di tutte le principali soluzioni alle proprie esigenze informative, al quale abbiamo voluto dedicare questa piccola guida.
Cos’è il cassetto digitale
Come in parte abbiamo già rammentato in apertura di questo approfondimento, il cassetto digitale è un servizio online attraverso cui l’imprenditore o un suo delegato può disporre di tutte le informazioni e di tutti i documenti inerenti la propria azienda. L’accesso è facile e immediato: è sufficiente uno smartphone e un tablet (oltre che i requisiti che esamineremo tra qualche paragrafo) per poter avere una immediata e sicura visibilità dei documenti di proprio interesse.
Chi può usare il cassetto digitale
Il cassetto digitale può essere utilizzato dai legali rappresentati o dai titolari di cariche, o dai soci, di ognuna delle imprese che sono iscritte al Registro delle imprese tenuto presso le Camere di Commercio. A seconda del proprio inquadramento e del proprio ruolo all’interno dell’impresa, gli utenti avranno diverse visibilità dei contenuti del servizio.
A cosa serve il cassetto digitale
La piattaforma del cassetto digitale è frutto del lavoro di Infocamere e permette a ogni imprenditore di poter disporre, gratuitamente, di informazioni e documenti inerenti la propria impresa, aggiornati in tempo reale. È ad esempio possibile accedere a:
- Visure, atti e bilanci della propria impresa;
- Fascicolo di impresa e documento in esso contenuti;
- Stato delle pratiche presentate al Registro delle Imprese e ai SUAP,
- Fatture emesse dall’impresa nei confronti delle pubbliche amministrazioni, imprese e privati;
- Stato del pagamento del diritto annuale della CCIAA;
- Informazioni su startup e PMI innovative.
Si tenga comunque conto che la visibilità integrale di tutti i documenti di cui sopra riguarda solo il legale rappresentante dell’impresa. Nel caso in cui si ricoprano altri ruoli, come ad esempio il socio, le informazioni saranno invece limitate a quelle anagrafiche, il fascicolo di impresa, lo stato delle pratiche presentate e le informazioni su startup e PMI innovative.
Come funziona il cassetto digitale
Per accedere al cassetto digitale è sufficiente procedere con l’autenticazione attraverso SPID o, se in possesso, tramite dispositivo CNS o equivalente. Tutti i sistemi di accesso sono disponibili presso la Camera di Commercio territorialmente competente, alla quale sarà per esempio possibile richiedere l’identità digitale o la Carta Nazionale dei Servizi.
Una volta ottenute tali autenticazioni, sarà sufficiente accedere al sito internet del cassetto digitale per poter iniziare la pratica consultazione informativa.
Quanto costa il cassetto digitale?
Il servizio del cassetto digitale è gratuito.
Quante imprese usano il cassetto digitale?
Recentemente Unioncamere ha reso noto che il cassetto digitale ha raggiunto quota 1 milione di adesioni. Un dato che ha subito una improvvisa accelerazione in epoca pandemica, considerato che dall’avvento del Covid le adesioni sono raddoppiate e le frequenze medie degli accessi giornalieri è quadruplicata.
Sempre in termini statistici, evidenziamo come dalla sua ideazione, nel 2017, gli imprenditori abbiano potuto scaricare gratuitamente 2,5 milioni di documenti ufficiali delle proprie aziende, con una media che è passata da 1.300 unità a 3.700 unità.
Di tutte le attivazioni, circa l’80% è attribuibile alle imprese individuali. Ancora, per Unioncamere l’85% degli imprenditori che utilizzano il cassetto digitale è a capo di un’azienda che ha meno di 10 addetti, il 25% è donna, il 56% ha un’età compresa tra i 45 e i 65 anni (la fascia anagrafica più rappresentata) e il 20% conduce un’azienda che opera nel settore del commercio.
Sotto il profilo territoriale, Milano (75 mila), Roma (68 mila) e Napoli (33 mila) sono le province che hanno il maggior numero di cassetti digitali attivati. Tuttavia, se si pone il dato quantitativo in relazione al numero delle imprese presenti sul territorio, sono le province di Calabria e Puglia quelle che hanno un tasso di utilizzo maggiore, superiore in entrambi i casi al 30%.
Infine, le ultime statistiche condotte da Unioncamere evidenziano come quasi il 60% delle adesioni concerna proprietari di quote o azioni, titolari o amministratori unici, e che il 51% delle imprese aderenti ha la forma giuridica delle società di capitali (in larga prevalenza società a responsabilità limitata), davanti al 27% delle imprese individuali.