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Arox, la startup che sta rivoluzionando i chip per l’IOT

Arox ha sviluppato AX-E0, un microcontrollore ultra low power 100% Made in Italy, in grado di ridurre fino a dieci volte il consumo energetico rispetto agli standard di mercato.

In un panorama globale dominato da colossi dell’elettronica e da una crescente richiesta di efficienza energetica, una giovane startup italiana, Arox, si afferma con un progetto ambizioso: AX-E0, un microcontrollore ultra low power 100% Made in Italy, in grado di ridurre fino a dieci volte il consumo energetico rispetto agli standard di mercato. L’annuncio ufficiale è avvenuto il 13 marzo 2025 durante l’evento “The Shape of Logic”, tenutosi a Milano presso lo Spazio Gessi.

L’ingegneria come atto creativo

Guidata dal fondatore Davide Toschi, ingegnere under 30 e mente dietro l’innovazione tecnologica, Arox nasce nel 2022 da un percorso di incubazione al Politecnico di Milano con l’obiettivo di ridefinire gli standard di efficienza nell’Internet of Things. La filosofia dell’azienda è chiara: coniugare autonomia progettuale, sostenibilità e prestazioni elevate in un unico dispositivo, senza compromessi.

Durante l’evento di lancio, Toschi ha descritto il cuore di AX-E0 come una “vera e propria opera d’arte sul silicio”. L’architettura del chip, infatti, è stata completamente ripensata per ottimizzare ogni operazione computazionale, eliminando sprechi energetici e garantendo un adattamento dinamico alle diverse condizioni di carico. Il risultato? Un consumo energetico di appena 1 µA per MHz nei test di carico massimo e una performance che supera di dieci volte i migliori competitor nei benchmark ULPMark-CM.

Arox Studio: la piattaforma che semplifica lo sviluppo

Ad affiancare il chip c’è Arox Studio, un ambiente di sviluppo integrato (IDE) progettato per valorizzare al massimo le potenzialità di AX-E0. Dotato di un assistente AI, supporto alla collaborazione in tempo reale e configurazioni già ottimizzate, Arox Studio mira a eliminare la complessità dello sviluppo embedded, semplificando il lavoro dei programmatori e riducendo i tempi di implementazione.

Questa sinergia tra hardware e software consente ad Arox di offrire una soluzione completa, in grado di rivoluzionare il modo in cui le aziende affrontano lo sviluppo di dispositivi connessi.

Versatilità e sostenibilità: i punti di forza di AX-E0

Uno degli aspetti più innovativi di AX-E0 è la sua capacità di alimentarsi tramite energy harvesting, ovvero raccogliendo energia dall’ambiente. Ciò permette al chip di essere completamente “self-powered”, eliminando la necessità di batterie e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e dei costi di manutenzione.

AX-E0
AX-E0 è un chip ultra low power 100% Made in Italy, capace di consumare fino a dieci volte in meno rispetto ai microcontrollori standard sul mercato.

Compatibile con le principali interfacce di comunicazione (UART, SPI, I2C) e progettato con un’architettura compatta che riduce al minimo le porte logiche, AX-E0 si adatta perfettamente a una vasta gamma di applicazioni: dalle utility IoT alle smart cities, dai dispositivi indossabili per il benessere fino ai sistemi di domotica e smart building. In ogni contesto, il chip punta a garantire performance elevate con consumi energetici contenuti, rispondendo a una domanda di mercato sempre più orientata alla sostenibilità.

Un evento tra tecnologia, arte e visione strategica

“The Shape of Logic” non è stato solo il palco del debutto tecnologico di AX-E0, ma anche un momento di riflessione sul ruolo dell’ingegneria come forma di espressione creativa. Tra gli ospiti dell’evento, Stefano Nesti di GB Invest, il manager e investitore Marco Carrai e l’artista Antonio Signorini, a sottolineare l’intento di Arox di coniugare tecnologia e bellezza, efficienza e design.

Durante l’evento, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha voluto rimarcare l’importanza strategica del settore dei semiconduttori per l’economia regionale e nazionale, definendo Arox una testimonianza concreta del potenziale innovativo del Made in Italy.

Una strategia indipendente e sostenuta da investitori visionari

Il percorso di Arox è caratterizzato da un approccio controcorrente. La startup ha scelto di non aprire il proprio capitale a investitori esterni nella fase iniziale, finanziando autonomamente ricerca e sviluppo. Solo dopo aver consolidato il progetto, ha accolto nel capitale il gruppo GB Invest, noto per sostenere realtà ad alta artigianalità e valore tecnologico.

Questa scelta ha permesso ad Arox di mantenere il pieno controllo sulle decisioni strategiche, sull’IP e sull’orientamento del prodotto, rafforzando al tempo stesso le basi per una crescita strutturata e una visione a lungo termine.

Roadmap e ambizioni future

Dopo il lancio di AX-E0, Arox guarda avanti con un piano di espansione che punta all’ingresso in nuovi settori ad alto valore aggiunto come l’aerospaziale e il medicale, consolidando al contempo la propria presenza nell’universo IoT.

Toschi ha dichiarato: “Vogliamo che Arox diventi un punto di riferimento nella tecnologia dei semiconduttori, contribuendo a rafforzare il ruolo dell’Italia in un settore cruciale per il futuro dell’economia e dell’industria. Ma vogliamo anche che sia un polo di attrazione per i migliori talenti ingegneristici italiani”.

L’ambizione è quella di costruire un ecosistema in cui l’innovazione non si limiti a seguire i trend globali, ma sia capace di definirli.

Un chip, una visione, un nuovo standard

AX-E0 non è solo un prodotto tecnologico: è la concretizzazione di una visione. Un chip che rappresenta un cambio di paradigma per l’efficienza energetica, un simbolo di indipendenza industriale e una piattaforma di sviluppo per applicazioni sempre più smart.

In un contesto globale che richiede dispositivi connessi più sostenibili, performanti e integrabili, la proposta di Arox si posiziona come una delle più promettenti e coraggiose dell’ecosistema startup italiano. E, con il suo approccio olistico e la sua capacità di unire eccellenza tecnica e creatività, la giovane azienda lombarda si candida a diventare un riferimento nel panorama high-tech internazionale.

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