I software di riconoscimento facciale verranno usati per diagnosticare le malattie
La scansione del viso unita ai software di Intelligenza Artificiale potrà diventare entro pochi anni un importante strumento di diagnosi delle malattie, esattamente come oggi lo sono le ecografie e la TAC. In uno studio pubblicato su Nature Medicine, un gruppo di scienziati che lavorano per FDNA, una delle principali aziende del settore della diagnosi …
La scansione del viso unita ai software di Intelligenza Artificiale potrà diventare entro pochi anni un importante strumento di diagnosi delle malattie, esattamente come oggi lo sono le ecografie e la TAC.
In uno studio pubblicato su Nature Medicine, un gruppo di scienziati che lavorano per FDNA, una delle principali aziende del settore della diagnosi genetica, hanno presentato il software di riconoscimento delle anomalie genetiche Deep Gestalt. Il principio che sta alla base del lavoro di questi ricercatori è il riconoscimento di caratteristiche facciali tipiche di alcune malattie genetiche rare che grazie a questi nuovi software possono essere riconosciute in oltre il 90% dei casi. Insieme al software per Pc è stata realizzata un’app per smartphone chiamata Face2Gene che si è dimostrata in grado di diagnosticare oltre 200 differenti malattie genetiche semplicemente riprendo il paziente con la fotocamera e inviando i dati ai server aziendali. La maggior parte delle malattie genetiche comportano infatti leggere modifiche dell’anatomia del viso che possono venire riconosciute dagli algoritmi di Deep Gestalt.
La maggior parte delle malattie genetiche comportano leggere modifiche dell’anatomia del volto che possono venire riconosciute dagli algoritmi di Deep Gestalt
Su un campione di 502 persone il software è riuscito a diagnosticare 92 differenti sindromi genetiche con una percentuale di errore inferiore al 10%. I risultati del riconoscimento si sono rivelati comunque migliori nei bambini e nelle persone di pelle bianca. Una volta rilevata l’anomalia occorrerà comunque una conferma definitiva attraverso l’esame del corredo genetico, ma come screening iniziale soprattutto nei bambini quello messo a punto da questi scienziati è sicuramente molto prezioso.