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La nuova app di visione notturna di Google renderà inutile il flash

Gli smartphone Pixel di Google sono molto costosi, hanno prezzi simili a quelli degli iPhone ma offrono novità software spesso superiori a quelle dei terminali di Apple. L’ultima novità, appena rilasciata per il Pixel 3, è Night Sight, che possiamo tradurre letteralmente come Visione Notturna, in pratica la possibilità di realizzare fotografie di buona qualità …

Gli smartphone Pixel di Google sono molto costosi, hanno prezzi simili a quelli degli iPhone ma offrono novità software spesso superiori a quelle dei terminali di Apple. L’ultima novità, appena rilasciata per il Pixel 3, è Night Sight, che possiamo tradurre letteralmente come Visione Notturna, in pratica la possibilità di realizzare fotografie di buona qualità anche in ambienti quasi completamente bui. Non vengono utilizzati  particolari componenti hardware per ottenere il risultato, serve solo un processore potente e il software giusto. Fino ad oggi l’unico modo per ottenere foto di buona qualità in ambienti bui era quello di mantenere esposizioni di diversi secondi con la fotocamera ferma su di un cavalletto. Google è riuscita ad ottenere gli stessi risultati con uno smartphone tenuto in mano attraverso una serie di scatti multipli che poi vengono ricomposti dall’Intelligenza Artificiale dello smartphone. Si tratta da un certo punto di vista dell’evoluzione dell’HDR+, il sistema software che migliora la resa di un’immagine amplificando l’intervallo tra le aree visibili più chiare e quelle più scure. Night Sight utilizza un sistema ancora più complesso: prima ancora dello scatto lo smartphone prende in considerazione  il movimento di chi sta facendo la foto e quello dell’ambiente circostante, li combina con la quantità di luce presente e determina il numero di scatti necessari. In una situazione di buio quasi assoluto, in cui l’unica fonte luminosa è costituita dallo smartphone, saranno necessari 15 scatti realizzati in un periodo di sei secondi per ottenere una fotografia di buona qualità.

In una situazione di buio quasi assoluto, in cui l’unica fonte luminosa è costituita dallo smartphone, saranno necessari 15 scatti realizzati in un periodo di sei secondi per ottenere una fotografia di buona qualità.

Naturalmente i risultati migliori si otterranno se non vengono ripresi oggetti in movimento. Google ha reso disponibile l’app non solo per i suoi smartphone Pixel 3 ma anche per i precedenti modelli Pixel 2 e Pixel. E possiamo scommettere che non servirà molto tempo per avere una versione hackerata anche su altri smartphone sufficientemente potenti.

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