I monopattini elettrici condivisi arrivano in Italia
Dopo il grande successo delle auto, degli scooter e delle biciclette condivise, sembra che sia arrivato il momento dei monopattini elettrici da prendere quando servono e lasciare dove si vuole grazie a una semplice app disponibile per Android e iOS. In realtà sono diversi mesi che nelle principali capitali europee è facile vedere ragazzi, e …
Dopo il grande successo delle auto, degli scooter e delle biciclette condivise, sembra che sia arrivato il momento dei monopattini elettrici da prendere quando servono e lasciare dove si vuole grazie a una semplice app disponibile per Android e iOS. In realtà sono diversi mesi che nelle principali capitali europee è facile vedere ragazzi, e non solo, che scorrazzano su leggeri monopattini elettrici in cui la velocità si regola con la manopola dell’acceleratore sul manubrio a destra, mentre a sinistra si trova la manopola del freno.
Scorrazzano su leggeri monopattini elettrici in cui la velocità si regola con la manopola dell’acceleratore sul manubrio a destra, mentre a sinistra si trova la manopola del freno
La velocità massima è ridotta ai 15 km all’ora che sono comunque più che sufficienti per far cadere un pedone sul marciapiede mentre le due ruotine sono quelle classiche da monopattino. In Italia come al solito la burocrazia si mette di traverso in quanto non è chiaro dove questi mezzi possano circolare, sicuramente sulle corsie ciclabili, meglio di no sui marciapiedi e sicuramente no sul pavé o dove ci sono i binari del tram. Il problema poi è quello dell’identificazione visto che naturalmente non hanno una targa di riconoscimento. Ad uscire dall’empasse ci ha pensato il sindaco di Milano che ha concesso a una delle società che gestiscono monopattini, Helbiz, la possibilità di portare nella metropoli lombarda 20 monopattini elettrici in forma sperimentale. Il costo non è per niente modico, bisogna infatti pagare 1 euro di quota fissa e quindi 15 centesimi al minuto. Per cui un giro da 15 minuti si arrivano a spendere 4 euro, una cifra non impossibile ma ben lontana dai 50 centesimi per 20 minuti dei principali servizi di bike sharing. Se però, e ne siamo convinti, l’iniziativa avrà successo il numero dei monopattini aumenterà e quello del noleggio sarà più accettabile