Avviare una startupIn pratica

Mettersi in proprio con l’elicicoltura

L'elicicoltura è l'allevamento delle chiocciole. Un settore che in Italia ha ancora poca concorrenza

Se abbiamo esperienza nel settore agroalimentare e non abbiamo paura di “sporcarci le mani” prendiamo in considerazione l’idea di avviare un allevamento di chiocciole.
La richiesta di chiocciole (fresche, surgelate o in conserva) e dei sottoprodotti che derivano dal loro allevamento (uova e bava) c’è e le aziende di elicicoltura attive ad oggi in Italia sono ancora relativamente poche per soddisfare il fabbisogno interno (anche se il loro numero è in crescita).

Rispetto ad altri animali, le chiocciole non hanno esigenze particolari. Dovremo stare attenti a:

  • terreno, che deve essere preferibilmente calcareo (ricco di calcio e ben drenato)
  • disponibilità di acqua, che deve essere abbondante
  • alimentazione, a base di vegetali freschi (ravizzone, colza, cavoli, broccoli, radicchi…) eventualmente integrata da mangimi bilanciati

Esistono due tipologie di allevamento: all’aperto o al chiuso. La prima prevede di allevare le chiocciole in un recinto all’aperto per tutto l’anno oppure di separare le chiocciole che stanno ingrassando da quelle in riproduzione. L’allevamento al chiuso, invece, prevede che le chiocciole vivano in serra: questa scelta le protegge dagli attacchi dei predatori e da condizioni climatiche avverse, ma è più costosa di quella all’aperto e può dare problemi legati a umidità e temperatura. Gli esperti consigliano di scegliere l’allevamento all’aperto in un unico recinto tutto l’anno perché favorisce una crescita più rapida dell’animale ed è di più facile gestione.

Reddittività

Molti allevatori dichiarano una redditività media di circa 1 quintale per metro quadro, ma i problemi che possiamo incontrare e che possono alzare il tasso di mortalità (che normalmente è già alto e varia dal 40 al 50% dei soggetti) all’interno del nostro allevamento sono molti.

I prezzi di vendita all’ingrosso del prodotto fresco variano da un minimo di 2-3 euro ai 5 euro per chilogrammo a seconda della specie allevata. Le quotazioni delle piccole partite, vendute direttamente al ristorante o al consumatore finale, possono arrivare agli 8-10 euro al chilo. I prezzi del  congelato, delle conserve o dei sottoprodotti variano molto in base al singolo prodotto. Per fare un esempio, le uova di chiocciola che vengono utilizzate nei ristoranti come caviale (soprattutto all’estero) sono considerate alta gastronomia e il loro valore è compreso tra i 130 e i 190 euro all’etto.

Attenzione: sono prezzi di mercato soggetti a oscillazioni e variazioni significative anche nel breve periodo.

I requisiti personali

Non servono titoli di studio, ma è preferibile avere esperienza nel campo agroalimentare. Per un allevamento di chiocciole di piccole dimensioni può bastare una sola persona.

Il budget iniziale

Per aprire un allevamento di circa 4.000 metri quadri ci serviranno circa 12.000/14.000 euro. Il costo per l’affitto del terreno è soggetto a molte variazioni in base alla Regione in cui si opera.

Molti fornitori offrono un servizio completo di assistenza, analisi del terreno, progettazione dell’impianto, vendita dei materiali e delle chiocciole. Informiamoci bene, a volte questi servizi hanno prezzi proibitivi e saremo obbligati a seguire il protocollo di allevamento consigliato dal fornitore. È più conveniente (anche se molto più complicato) attrezzarsi da soli, dopo aver studiato accuratamente l’argomento e aver individuato un allevatore affidabile per acquistare i nostri soggetti.

Il numero di riproduttori (chiocciole che faremo accoppiare) al metro quadro dipende dalla specie allevata e incide ovviamente sui costi di avvio, scegliamo una specie facile da allevare, come Helix aspersa Muller, resistente e prolificaCi serviranno così 15 riproduttori al metro quadro.

Risparmiare sui costi di avvio

  • Puntare su un allevamento di dimensioni medio-piccole: 4000 metri quadri (comprese le zone di lavorazione e quelle dedicate all’attrezzatura), con 10/14 recinti (considerando circa 260 metri quadri per uno), in questo modo potremo seguire bene l’attività senza rinunciare, in un primo momento, al nostro lavoro principale, se ne abbiamo già uno.
  • Optare per l’allevamento all’aperto a ciclo biologico completo, per evitare di spendere in serre o nell’operazione di spostamento delle chiocciole dal recinto di riproduzione a quello di ingrassamento.

Allevare lumache, l’iter burocratico

L’elicicoltura è considerata dalla legge italiana come un’attività agricola. Per iniziare a realizzare gli impianti sono richiesti:

  • Iscrizione al Registro delle Imprese agricole in Camera di commercio;
  • Partita Iva e Codice fiscale;
  • Iscrizione a Inps e Inail.

Non dimentichiamo di affidarci a un esperto per rispettare le regole previste in termini di sicurezza. Per un piccolo allevamento possiamo anche scegliere di aprire un’impresa individuale che è più veloce e più semplice da gestire. La tassazione dipenderà dal tipo di azienda che sceglieremo di avviare.

Suggerimenti utili

  • Esistono diverse specie utilizzate in gastronomia, scegliamo la più facile da allevare.
  • Cerchiamo un terreno ricco d’acqua durante tutto l’anno.
  • Una delle cose più importanti è sapere a chi e a che prezzo potremo vendere il nostro prodotto prima di lanciarci in questa avventura. Studiamo la zona in cui vogliamo aprire il nostro allevamento e chiediamoci se ci sono ristoranti o produttori di conserve interessati al consumo di chiocciole allevate in campo aperto e al loro caviale e se ci sono aziende cosmetiche e/o erboristiche interessate alla bava di chiocciola.
  • Organizziamoci in modo da poter vendere sia all’ingrosso sia al consumatore finale.
  • Quest’anno dovrebbero riaprirsi nuove possibilità di finanziamento per chi opera nel settore agroalimentare, informiamoci presso le Camere di Commercio.

Alcuni esempi di imprese già avviate:

la lumaca madonita

elicicoltoriabruzzesi

lumacaetrusca

Per ulteriori informazioni:

Forum di agraria

Istituto di Elicicoltura di Cherasco 

Diplomata al liceo classico e laureata in biotecnologie industriali, da 13 anni lavora nel mondo dell'editoria di settore online e su carta stampata. Collabora durante le fasi di ideazione e rilancio di prodotti editoriali e si occupa di correzione di bozze, editing e revisione di articoli, saggi e romanzi.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio