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Quali sono le migliori aziende dove lavorare?

Best Workplaces in Europe 2022 premia l'Italia nella classifica delle aziende dove si lavora meglio. Siamo dietro solo al Regno Unito.

Best Workplaces in Europe 2022, ovvero la classifica delle imprese dove i dipendenti sono più felici di lavorare, premia (stranamente) l’Italia. Secondo il parere di un campione di oltre 800mila collaboratori di Great Place to Work, una delle società leader nello studio e nell’analisi del clima aziendale, il Regno Unito è leader con il 9% delle imprese premiate, mentre al secondo posto c’è proprio l’Italia e la Francia con il 7%. Seguono Germania e Spagna con il 5%.

I fattori chiave per i migliori ambienti di lavoro europei, secondo gli intervistati sono il benessere  (+17%), il rispetto (+11%), la credibilità (+10%) e l’equità di trattamento (+9%). “Meritocrazia, imparzialità, una paga equa e la possibilità di partecipare ai profitti delle organizzazioni sono oggi gli elementi che differenziano queste imprese rispetto a tutte le altre”, sostiene Alessandro Zollo, AD di Great Place to Work Italia.

La classifica delle 150 migliori aziende è stata declinata nelle categorie Multinational Companies, Large Companies, Medium Companies e Small Companies in base al numero di collaboratori e in relazione alla presenza in più paesi (Multinazionali, oltre 500, tra 50 e 499, tra 10 e 49). Per quanto riguarda i settori di riferimento è emerso che l’eccellenza si coagula soprattutto in ambito Information Technology (31%), servizi professionali (15%) e servizi finanziari e assicurativi (11%).

le migliori aziende dove andare a lavorare

Le migliori aziende dove lavorare in Italia

L’azienda italiana, che spicca fra le Large Companies europee, è senza dubbio Illimity. Ovvero il gruppo bancario ad alto tasso tecnologico fondato e guidato da Corrado Passera, ex AD di Poste Iliane ed ex CEO di Intesa Sanpaolo. Si posiziona infatti al 13° posto su 50 della sua categoria. Invece fra le 50 migliori realtà di media dimensione emergono Bending Spoons (6°posto), la specialista in app Android e iOS, Sidea Group Srl (15°), la consulente specializzata in marketing digitale omnicanale e Webranking (42°), l’agenzia media digitale. Nella categoria delle 25 Best Small Companies si sono distinte Fluentify, che fa corsi di lingua per le aziende, e Nebulab Srl che un consulente e-commerce che lavora per imprese di tutto il mondo.

“Menzione speciale per Chiesi Group, impresa attiva nel settore biotecnologie e prodotti farmaceutici, che è l’unica azienda italiana presente nella classifica delle multinazionali (12° posto), un ranking solitamente avaro di soddisfazioni per il Bel Paese, spesso appannaggio dei grandi gruppi statunitensi”, sottolinea la nota ufficiale di Great Place to Work.

Da ricordare che la classifica italiana, svelata la scorsa primavera, aveva premiato nel segmento grandi (oltre 500 collaboratori) Micron Semiconductor Italia, American Express Italia e Abb Vie Italia. Nelle medie si erano distinte Cisco Systems Italy, Bending Spoons e Salesforce. Nelle medio-piccole (50-149 collaboratori) spiccavano Biogen Italia, Sidea Group e Insight Technology Solutions. Infine nelle piccole la migliore era Fluentify, seguita da Nebulab e Storeis.

L’indice della fiducia

Le classifiche sono state redatte sulla base del Trust Index, un indice di fiducia che considera credibilità, rispetto, equità, coesione e orgoglio. Nello specifico la classifica europea, nel confronto con le aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei Best Workplaces, hanno avuto migliori risultati in termini di rispetto (+11%), credibilità (+10%), equità (+9%), orgoglio (+9%) e coesione (+8%).

Da sottolineare poi che per quanto riguarda i benefit, speciali e unici, ottenuti dai collaboratori, le aziende europee migliori sono nettamente superiori rispetto alle imprese premiate nei ranking nazionali, con uno scostamento del 19%. I migliori risultati sono emersi anche per il benessere dei dipendenti (59% vs 42%, +17%), la sensazione di ricevere una parte equa dei profitti realizzati dall’organizzazione (74% vs 57%, +16%), il coinvolgimento dei collaboratori, da parte della direzione aziendale, nelle decisioni che riguardano le loro mansioni o il loro lavoro (83% vs 69%, +14%), la celebrazione delle persone che sperimentano modi nuovi e migliori di fare le cose (87% vs 73%) e l’offerta di avere opportunità di formazione professionale (85% nei Best Workplaces in Europe contro il 71% delle aziende premiate nelle classifiche nazionali dei Best Workplaces).

“La classifica dei migliori ambienti di lavoro in Europa conferma quanto sia fondamentale, in questo momento storico, l’ascolto delle persone: meritocrazia, imparzialità, ma anche una paga equa e la possibilità di una partecipazione ai profitti delle organizzazioni sono oggi gli elementi che differenziano queste imprese rispetto a tutte le altre”, aggiunto Alessandro Zollo, Amministratore Delegato di Great Place. “Un collaboratore che vive un’esperienza positiva sul luogo di lavoro contribuisce direttamente al successo aziendale, permettendo all’impresa di sfidare e battere la concorrenza presente sul mercato. Livelli elevati di rispetto, equità e benessere contribuiscono a creare una cultura di lavoro ad elevata fiducia nella quale il 90% dei dipendenti dei Best Workplaces in Europe 2022 raccomanderebbe vivamente il proprio datore di lavoro ad amici e parenti e, nella stessa percentuale, ritengono che i colleghi con cui lavorano siano disposti a dare di più per portare a termine il proprio lavoro”.

le migliori aziende multinazionali dove andare a lavorare

La classifica delle multinazionali europee

Nella categoria Multinational Companies, che include le migliori 25 aziende europee operanti in tre o più paesi del mondo e con più di mille dipendenti, la leader è DHL Express. Seguono AbbVie, società del settore biotecnologie e prodotti farmaceutici e la catena alberghiera Hilton. Nella categoria 50 Large Companies (+ 500 collaboratori) domina la classifica l’azienda turca TLC Turkcell Global Bilgi; al secondo posto la specialista IT polacca Sii Polska e al terzo la svizzera Vebego AG, specialista in servizi professionali. Fra le aziende di dimensioni medie (50-499 addetti) al primo posto c’è la svizzera UMB AG (Information Technology) davanti all’azienda cipriota XM (servizi finanziari e assicurazioni) e alla belga Easi (Information Technology). Infine, tra le 25 migliori piccole trionfa l’irlandese Global (media) davanti all’impresa turca Latro Kimya (manifatturiero e produzione) e alla greca NetSteps (servizi professionali).

Giornalista tech e digital da oltre 20 anni per quasi tutte le principali testate del settore. Oggi collaboro con Italian Tech e Green & Blue di Repubblica.it, Wired e HdBlog. Ho fondato la mia prima startup nel 2001 quando ancora non si chiamavano così. Core business? Contenuti editoriali per il Web... ça va sans dire

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