Incentivi imprese femminili 2022: ultime novità, requisiti Invitalia e come accedere
Qualche giorno fa, dopo otto mesi di attesa, il Fondo per gli incentivi imprese femminili ha finalmente visto la luce con l’emanazione delle discipline e delle procedure che regoleranno il suo accesso. Certo, i fondi già disponibili non sono tantissimi (40 milioni di euro), ma è comunque un primo passo verso una dotazione che potrebbe …
Qualche giorno fa, dopo otto mesi di attesa, il Fondo per gli incentivi imprese femminili ha finalmente visto la luce con l’emanazione delle discipline e delle procedure che regoleranno il suo accesso. Certo, i fondi già disponibili non sono tantissimi (40 milioni di euro), ma è comunque un primo passo verso una dotazione che potrebbe elevarsi fino a quei 400 milioni di euro previsti nella missione “Inclusione e coesione” del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la creazione di aziende condotte da donne.
Risorse disponibili per gli incentivi alle imprese femminili
Stando all’ultimo bando, gli interventi per le imprese femminili sono suddivisi in tre assi: ai primi due – nascita e consolidamento – vengono attribuiti 32,5 milioni di euro; al terzo, diffusione della cultura imprenditoriale e formazione, 6,2 milioni di euro. La parte rimanente, pari a 1,3 milioni di euro, vengono invece destinati alla gestione della misura, affidata a Invitalia.
A chi si rivolgono gli incentivi alle imprese femminili
Gli aiuti, tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, si rivolge a quattro categorie di beneficiari:
- cooperative e società di persone che abbiano almeno il 60% di donne tra i soci;
- società di capitale con quote e componenti del consiglio di amministrazione per almeno due terzi di donne;
- imprese individuali la cui titolare è una donna;
- lavoratrici autonome.
Per quanto invece riguarda i settori, sono ammessi quelli appartenenti a:
- industria,
- artigianato,
- trasformazione dei prodotti agricoli,
- servizi,
- commercio,
- turismo.
I programmi di investimento devono essere realizzati entro due anni, mentre il tetto di spese ammissibili è attualmente stabilito in 250mila euro per nuove imprese e 400mila euro per quelle già esistenti.
Tra gli altri requisiti, ricordiamo come la sede legale e/o operativa dell’impresa deve essere collocata in Italia (per avere accesso agli incentivi per nuove imprese l’attività deve essere costituita da meno di un anno; in caso di attività oltre i 12 mesi di anzianità, è invece possibile accedere solo agli incentivi per il consolidamento). Sono ammesse al beneficio anche quelle persone fisiche che intendono avviare l’attività imprenditoriale a patto che entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda trasmettano documentazione sull’avvenuta costituzione. Nel caso di lavoratrici autonome, l’apertura della partita Iva deve essere presentata entro 60 giorni.
Incentivi imprese femminili: date e scadenze
Per il momento non sono ancora state fissate le date di partenza delle domande, che verranno stabilite da un successivo provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico.
Come presentare la domanda per gli incentivi alle imprese femminili
Le domande andranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e poi valutate secondo l’ordine di presentazione. L’esame verterà su vari criteri dal progetto imprenditoriale, sulle potenzialità del mercato di riferimento, sul livello di tecnologia insito nel progetto, e così via.
Una volta che le risorse giungeranno ad esaurimento, le agevolazioni saranno concesse in misura parziale rispetto all’importo ammissibile.
Incentivi nuove imprese femminili
Come abbiamo anticipato qualche riga fa, ci sono delle differenze di agevolazione nell’ipotesi di nascita di una nuova impresa femminile, o di consolidamento dell’impresa.
Nel primo caso è possibile ottenere contributi a fondo perduto entro spese ammissibili di 100mila euro, a copertura dell’80% delle stesse, o 50mila euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%. Nel caso in cui il programma preveda spese superiori a 100mila euro, ma non superiori a 250mila euro, la copertura scende al 50%.
Incentivi consolidamento imprese femminili
Nel caso di consolidamento, le agevolazioni sono rappresentate dal 50% a fondo perduto e un altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili. Se tuttavia l’azienda ha già tre anni di vita alle spalle, allora saranno solamente le spese di capitale circolante ad essere agevolate con il fondo perduto, mentre quelle di investimento saranno agevolabili anche con il finanziamento agevolato.
È altresì previsto un voucher fino a 5mila euro da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (3mila euro di questi devono essere fruiti in servizi di Invitalia).
Incentivi imprese femminili e contributi de minimis
Ricordiamo che gli incentivi alle imprese femminili sono concessi con il regime di esenzione delle regole Ue sugli aiuti di Stato, secondo i limiti del “de minimis”, di cui abbiamo parlato in questo approfondimento.