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Le misure per startup all’interno del Decreto Rilancio

Con il nuovo decreto rilancio si sono introdotte delle misure a sostegno delle startup e pmi innovative. 100 milioni di euro per il finanziamento, 10 milioni per acquisizione servizi da incubatori e acceleratori, 200 milioni al venture capital.

Risorse pari a circa 100 milioni di euro al programma per finanziare per le startup innovative nel 2020, 10 milioni di euro per acquisire servizi da incubatori, acceleratori ecc., ulteriori 200 milioni di euro per il 2020 al Fondo di sostegno al venture capital. Inoltre verranno equiparate le startup alle università ed istituti di ricerca per quanto riguarda le spese ammissibili.

Italia decreto RilancioVerrà mantenuta la detrazione di imposta per coloro che intendono investire e verrà istituito un fondo che partendo da una dotazione di 4 milioni di euro erogherà contributi a fondo perduto per le startup che realizzano videogames. Per il rafforzamento sull’intero territorio nazionale in favore delle startup innovative sono destinate risorse aggiuntive pari a 100 milioni per l’anno 2020, sostanzialmente destinate al rifinanziamento delle agevolazioni concesse nella forma di finanziamento agevolato.

100 milioni di euro al programma per finanziare per le startup innovative nel 2020

Per l’anno 2020 saranno destinati anche 10 milioni di euro per la concessione alle startup innovative di agevolazioni nella forma di contributi a fondo perduto finalizzate all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub e business angel.

Decreto Rilancio

Per il fondo di sostegno al venture capital invece sono assegnate risorse aggiuntive pari a 200 milioni di euro per l’anno 2020 per sostenere investimenti nel capitale, considerando anche la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi e l’erogazione di finanziamenti agevolati.

Focus Videogames

I contributi erogati a valere sul Fondo riportato nel comma 14, del decreto  vengono assegnati a valle della presentazione di una domanda da parte delle imprese che abbiano i requisiti di ammissione specificati al successivo comma 19. I contributi potranno essere utilizzati solamente con il fine dello sviluppo di prototipi. L’impresa beneficiaria dovrà quindi presentare tale prototipo entro il termine di 18 mesi dal riconoscimento dell’ammissibilità della domanda (prevista al comma 17) da parte del Ministero dello sviluppo economico.

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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