190 milioni di dollari in bitcoin persi per sempre dopo la morte del banchiere che li custodiva
Il timore che hacker e pirati si impadroniscano dei wallet in cui sono custodite le criptovalute sta provocando grossi guai a tutti i livelli.L’ultima storia arriva dal Canada ed è decisamente incredibile: uno dei più importanti servizi di custodia della nazione nordamericana, QuadrigaCx, non è più in grado di rimborsare i fondi depositati dai proprietari …
Il timore che hacker e pirati si impadroniscano dei wallet in cui sono custodite le criptovalute sta provocando grossi guai a tutti i livelli.
L’ultima storia arriva dal Canada ed è decisamente incredibile: uno dei più importanti servizi di custodia della nazione nordamericana, QuadrigaCx, non è più in grado di rimborsare i fondi depositati dai proprietari perché il gestore del wallet è deceduto portando con sé la password del computer in cui li custodiva e prima di morire aveva scollegato il fondo dal web per essere al riparo dai pirati.
Il gestore del wallet è deceduto portando con sé la password del computer in cui li custodiva, e prima di morire aveva scollegato il fondo dal web per essere al riparo dai pirati.
Gli altri amministratori di QuadrigaCX hanno dovuto dichiarare bancarotta non essendo in grado di ridare quanto depositato dagli investitori.
Gerald Cotten, l’amministratore del wallet morto ormai due mesi fa in seguito ai postumi del morbo di Crohn, gestiva l’exchange da un suo computer privato e criptato le cui chiavi non sono conosciute da nessuno e probabilmente non saranno mai trovate. In realtà custodire le criptovalute in un cold wallet, questo è il nome dei portafogli che non vengono salvati online, è un sistema usato sempre più spesso per tutelarsi dai pirati informatici che negli ultimi tempi stanno diventando sempre più aggressivi. Ed anzi, secondo diversi esperti economisti, quello che doveva essere uno dei punti di forza delle criptovalute, cioé la loro indipendenza da banche e da altri sistemi di controllo, sta diventando il loro tallone di Achille. La blockchain infatti è in grado di controllare la correttezza delle operazioni ma non può fare nulla se poi i fondi scompaiono fisicamente. Un po’ come se mettessimo del denaro in una cassaforte di cui poi andassero perse le chiavi.