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Watify, Programma europeo per Startup altamente tecnologiche

Watify avrà una durata di 16 mesi e si articola prevalentemente mediante i social. L’acronimo identifica il concetto di “Cosa farei se avessi un’idea e creassi una startup”?

Anche l’Italia, apre alle nuove startup ad alto contenuto tecnologico per gli startupper digitali con il programma europeo Watify-Stimulating digital entrepreneurship, un’iniziativa no-profit promossa dalla Commissione Europea che consiste in diverse sessioni durante la quali alcuni imprenditori spiegano come sono riusciti a vincere i propri dubbi al momento dell’avvio o della digitalizzazione della propria azienda. Tale progetto è coordinato da Bruxelles da DigitalEurope, mentre per il territorio italiano da ANITEC (associazione delle imprese italiane di informatica e TIC).

Watify vuole «coinvolgere i principali opinion leader dell’innovazione digitale e impostare appositi sistemi di tutoraggio per chi vuole sviluppare nuove imprese o convertire ai processi digitali piccole e medie imprese esistenti» spiega Anitec.

Il progetto avrà una durata di 16 mesi e si articola prevalentemente mediante i social. L’acronimo identifica il concetto di “Cosa farei se avessi un’idea e creassi una startup”?

Avere dei dubbi non è un buon motivo per arrendersi! I dubbi, al contrario, sono utili poiché aiutano a porsi delle domande giuste per le quali trovare risposta. Per spingere il programma ANITEC ha radunato una serie di startupper che hanno realizzato idee di business di successo, business angel ed imprenditori che investono in idee/società innovative. Tali persone di riferimento metteranno a disposizione la loro storia e la loro preziosa conoscenza per motivare giovani e meno giovani a portare avanti le proprie idee di business.

 

Com’è la situazione in Italia?

In Italia 4 imprese su 10 sono ancora analogiche.

Radaelli, presidente ANITEC rivela che in Italia 4 imprese su 10 sono ancora analogiche. Soltanto l’1,7% delle imprese europee con almeno 10 dipendenti sono al passo con il completo utilizzo delle nuove tecnologie come big data, cloud computing, mobile and social solutions, sfruttandone appieno i tutti vantaggi». Solo nel 2015 vengono stimati 500000 posti di lavoro nel settore digitale mentre nel 2020 la stima dovrebbe salire a 730.000. E’ importante dunque che i giovani imparino a programmare conoscere il mondo digital per creare nuovi scenari e segnare dunque un passo importante anche in Italia nell’evoluzione delle imprese italiane.

Solo nel 2015 vengono stimati 500000 posti di lavoro nel settore digitale mentre nel 2020 la stima dovrebbe salire a 730.000.

Un segno molto importante l’ha dato anche H-farm l’agenzia digitale nata nel 2005 dal venture incubator di H-Farm a Ca’ Tron (frazione di Roncade, Treviso), che festeggia i suoi 10 anni con l’ingresso nel network di Akqa: la multinazionale londinese dell’advertising che vede tra i suoi clienti marchi come Nike, Heineken e Nissan.

L’Italia, il paese definito “del posto fisso” è difficile spiegare ad amici, parenti e colleghi che lasciare un posto sicuro per lanciare un prodotto (anche online), oltre alle sicure difficoltà nel reperimento di fondi ci sono delle possibilità di riuscita. In America questo è molto più normale, la Silicon Valley è la “tana” di molti successi imprenditoriali. La speranza è che Watify sia un punto di partenza per cambiare una prospettiva di crescita di sicuro più promettente che sperare che cambi qualcosa senza provare a fare niente.

Si può accedere al programma tramite:

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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Un Commento

  1. Non capisco sinceramente questa spinta verso il Cloud Computing, che ritengo di contro estremamente controproducente (soprattutto con la linea internet che abbiamo in Italia) oltre che poco utile, dal momento che non ci sono motivi reali per cui affidare dati, più o meno sensibili, di un’azienda ad un’altra azienda.
    Oltre ai problemi di spionaggio industriale e difficoltà di reperire i propri dati in caso di mancanza di linea (eventualità tutt’altro che rara) non ci sono vantaggi concreti e sostanziali, se non per le aziende come Aruba che offrono appunto questo servizio.

    La cosa che mi da più fastidio però, non è tanto la scelta da parte di queste aziende di pubblicizzare il Cloud come qualcosa di effettivamente utile, ma l’appoggio incondizionato e slegato da ogni ragione da parte di siti come questo che dimostrano una totale impreparazione in materia (memore anche la famosa frase “Open Source, quindi meno sicuro”), o peggio una collusione con un sistema conscio di prendere in giro i reali bisogni degli utenti.

    Buona giornata.

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