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Startup, ecco tre settori in cui vale la pena investire

Ecommerce, lusso e mobile advertising. Questi tre settori sono in crescita e sono quelli che offrono più opportunità alle startup con forte vocazione tecnologica

Abbiamo deciso di metterci in proprio e avviare la nostra startup? Prima di buttarci a capofitto nell’avventura è bene avere le idee chiare su quello che vogliamo fare, ma soprattutto, cercare di capire quali sono i settori che in questo periodo sono in espansione e hanno bisogno di soluzioni tecnologiche ad hoc. Nonostante il brutto periodo di crisi che travolge il nostro Paese, infatti, ci sono dei mercati che più di altri mostrano cenni di sviluppo e crescita. Ecco quali sono.

I settori in crescita nel nostro Paese

Mobile advertising

In Italia, quasi trenta milioni di connazionali possiedono uno smartphone e le cifre sono destinate ad aumentare. Da sempre, gli italiani sono appassionati di telefonia e questa nostra “attitudine” non accenna a calare neanche in periodo di crisi.

Il numero di utenti mensili che si collegano a Internet dal proprio Smartphone è arrivato, a giugno 2013, a 24 milioni, pari a oltre tre quarti degli utenti Internet mensili da Pc. (Fonte Osservatori.net).

Nel 2013 la percentuale di acquisti digitali su tablet e smartphone è cresciuta del 255%. A questo,  aggiungiamo un altro fattore importante, ovvero il crollo del mercato pubblicitario nei settori tradizionali, come TV e carta stampata, (ma anche nel Web), mentre crescono gli investimenti dell’advertising su piattaforme mobile.
A questo punto, viene spontaneo immaginare che una giovane impresa in grado di posizionarsi con soluzioni innovative, all’interno di questo settore, si troverebbe sicuramente a operare in un mercato favorevole.

Ecommerce

Il commercio elettronico rappresenta non solo il futuro, ma è una forte chance di sopravvivenza per le aziende che operano nel presente. Negli ultimi anni gli italiani hanno dimostrato sempre più fiducia negli acquisti via web e il settore ecommerce è cresciuto costantemente. Gli ultimi dati, quelli del 2013, segnano un più 6% rispetto all’anno precedente per un fatturato che si aggira intorno ai 22,3 miliardi di euro. Quello che si prevede per il 2014 è una crescita continua del settore e un aumento di siti ecommerce anche da parte di chi già possiede negozi fisici.

Mettere in atto strategie di ecommerce efficaci, permette agli imprenditori italiani di operare anche su mercati esteri e comunque, estendere il raggio di azione della propria clientela oltre i normali confini geografici cui è circoscritto un normale negozio fisico. Aiutare le aziende e i piccoli imprenditori a sviluppare siti, app e soluzioni ecommerce, rappresenta quindi un’ottima occasione di business per startup o liberi professionisti.

Lusso

Sembra un controsenso pensare che il settore luxury possa rappresentare un buon ambito di investimento per chi vuole partire con una nuova attività. Eppure, quello che è successo in questi ultimi anni di crisi è stato l’aumento costante del divario fra ricchi e poveri. Nel senso che i poveri sono più poveri e i ricchi sono diventati più ricchi e, di conseguenza, con una propensione alla spesa che, almeno nelle fasce di reddito più elevate, non ha mostrato segni di cedimento e rinuncia all’acquisto, anzi. In tutto questo, il made in Italy rappresenta un marchio molto importante su cui investire e da esportare all’estero, soprattutto nei Paesi emergenti.

 

La tripletta vincente

Partendo da questa analisi, se si riuscisse a mettere insieme Mobile advertising, Ecommerce e Luxury, in una serie di prodotti o soluzioni da fornire alle aziende, la nostra startup partirebbe con delle prospettive di sviluppo decisamente interessanti.

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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