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Startup, 8 consigli per realizzare un pitch che funziona

Il picth, ovvero presentare il proprio progetto in due minuti. Otto consigli per renderlo più efficace.

Rudyard Kipling scrisse: “Le parole sono la droga più potente che il genere umano possa usare”. Da quello che diciamo e da come lo esponiamo dipende la nostra credibilità e il futuro delle nostre idee.

Le parole sono la droga più potente che il genere umano possa usare – (Rudyard Kipling)

Lo sanno bene i ragazzi che preparano i propri pitch, ovvero quelle veloci presentazioni del proprio progetto che non durano quasi mai oltre i due minuti, alcune volte addirittura uno. In quel breve lasso di tempo devi presentare quello che fai, essere credibile, interessare il pubblico e stimolarlo. Lo scopo? Trovare qualcuno disposto a sostenerti e magari investire.

Un pitch serve quando ci si trova davanti a investitori in carne e ossa, ma anche quando si decide di far partire una campagna di crowdfunding e bisogna realizzare un video.

Nessuno si alza la mattina con l’intenzione di regalarti il proprio denaro

“Nessuno si alza la mattina con l’intenzione di regalarti il proprio denaro” racconta Gordon. Mi raccomanda anche di non scrivere il suo cognome perché altrimenti la gente comincia a contattarlo e lui detesta parlare con gli sconosciuti. Strano perché a me è stato presentato cinque minuti fa e sta parlando senza problemi. Potere della stampa.
Gordon è una di quelle persone che studia le startup per decidere se l’azienda per cui lavora può investirci dei soldi o meno. “Negli ultimi anni ho ascoltato centinaia di pitch e ho notato degli errori ricorrenti” racconta. Così inizia a dare i consigli, che secondo lui servono per creare una presentazione che funziona. Eccoli…

1) Digli perché

Prima di come funziona il tuo progetto, pensa sempre al perché hai intenzione di realizzarlo. Cosa manca e cosa offri per riempire quella carenza. Se non c’è un’esigenza o un problema, non serve una soluzione.

2) Quanto sei credibile?

Quando si espone qualcosa bisogna essere credibili. Non dimenticare che un investitore solitamente non si fida, chiede prove, vuole fatti. Se vuoi aprire un ristorante e non hai mai lavorato in quel settore, chi potrà fidarsi? Metti in risalto i tuoi punti di forza e spiega perché sei la persona giusta per realizzare il progetto che presenti.

3) Occhio a come ti vesti

Si dice che l’abito non fa il monaco, balle! Quando ti presenti davanti a una platea, la gente non sa nulla di te e comincerà a giudicarti per quello che vede. Dopo, se sarai abbastanza convincente, lo farà per quello che dici. Trova qualcosa che ti stia bene e aggiungi un tocco che possa farti ricordare, senza confonderti con tutti gli altri. Molto probabilmente alla fine del pitch la gente si riferirà a te come: “Quello con la cravatta rossa”.

4) Descrivi il tuo target

Per entusiasmare un pubblico di potenziali finanziatori bisogna dare prova di conoscere il proprio target di riferimento. Dimostralo con degli esempi, fai capire che hai fatto degli studi seri per riuscire a fotografarlo e che, magari in prima persona, hai sperimentato quello che vuoi proporre.

5) Mostra le prove

Ci sono prove e apprezzamenti su quello che stai facendo? Qualcuno ne ha già parlato? Le testimonianze sono meglio di qualunque grafico o proiezione. Se puoi mostrare dei loghi e dei nomi conosciuti, avrai più forza nella tua comunicazione.

6) Repetita iuvant

Se pensi che due minuti siano pochi per sprecarli ripetendo due volte lo stesso concetto, stai sbagliando. Alla fine della tua  presentazione, il pubblico avrà memorizzato poche cose di tutto il discorso. Un po’ di enfasi su quello che ritieni interessante, ci deve essere e magari è proprio il messaggio che vuoi far passare.

7) Inserisci delle pause

Così come nella musica, anche nel linguaggio parlato (e scritto) le pause sono importanti. Se comunichi un concetto che vuoi sottolineare, inserisci una pausa. In questo modo darai al cervello degli ascoltatori, il tempo di memorizzare. Parlare tanto, non vuol dire comunicare tanto.

8) Le ultime parole

Le ultime parole del nostro picth sono fondamentali. Alle persone rimarrà impresso il modo in cui ci presentiamo all’inizio e quello con cui concludiamo la presentazione. Non lasciare assolutamente al caso questa parte importante. Cosa dire? Puoi per esempio dire dove è possibile contattarti, dare il tuo profilo Twitter o la mail per scriverti e, ovviamente, ringraziare.

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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