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Effetto BREXIT, cosa succede alle startup?

Londra, patria degli investimenti soprattutto nel settore Startup è fuori dall’UE. Quali potranno essere le ripercussioni?

Il referendum si è concluso. Gran Bretagna fuori dall’UE. Il tema riguarda anche il mondo dell’innovazione perché le startup hanno un legame particolare con Londra, che è a tutti gli effetti la capitale europea delle nuove imprese innovative con 8,2 miliardi di euro di investimenti (dati aggiornati al 2016), 207 miliardi di fatturato e 274 mila startup attive.

Le startup hanno un rapporto privilegiato con Londra, considerata capitale delle imprese innovative europee

Per Londra sarà probabilmente un vero shock, potrebbero calare gli investimenti, le opportunità e i posti di lavoro. Del resto, quante persone sono già emigrate in quello che per alcuni era una specie di paradiso?

Con la Brexit le startup rischiano di più

Sono proprio le startup, infatti, che rischiano di più in caso di Brexit: stiamo parlando di un ecosistema altamente proficuo con 8,2 miliardi di euro di investimenti.

Molti startupper potrebbero preferire Berlino a Londra

Molti startupper potrebbero a questo punto preferire altre città (Berlino in testa) per sviluppare il proprio business. Citando la più famosa startup Italiana (Soundreef) si pensi che quest’ultima senza il Regno Unito forse non sarebbe mai decollata.

 

Effetto Brexit sull’ecosistema startup

La probabilità di questo shock sembra essere evidenziata anche nel report di Ernst and Young che ha analizzato gli impatti della Brexit sull’ecosistema startup a Londra. Di fatto uscire dall’UE, per la Gran Bretagna vorrebbe dire meno investimenti: lo dice un investitore estero su 3. Il che potrebbe portare la Germania a diventare il primo polo di attrazione in Europa per startup.

Uscire dall’UE, per la Gran Bretagna vorrebbe dire meno investimenti

È anche vero che uscendo dall’UE, probabilmente il Governo incasserà 15 miliardi l’anno (solo di risparmio), ma il Pil potrebbe scendere a livelli pre-crisi. E l’immigrazione? Brexit la fermerà?

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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